GENEALOGIA E GENOSOCIOGRAMMA

"Mi è sempre sembrato di dover rispondere a problemi che il destino aveva posto ai miei antenati, e che non avevano ancora avuto risposta; o di dover portare a compimento, o anche soltanto continuare, cose che le età precedenti avevano lasciate incompiute" (C.G. Jung – RSR)




La psicogenealogia è stata fondata da Anne Anceline Schutzemberger negli anni 70 e lavora su quelle che sono le influenze transgenerazionali del nostro sistema familiare, soprattutto per ciò che riguarda gli eventi, la storia e le ripetizioni che ciclicamente si propagano dagli antenati fino a noi. Esistono infatti 'eventi inspiegabili' come il ripetersi di alcuni eventi o situazioni in date specifiche, chiamate sindromi di anniversario. Il destino dei nostri avi, ma anche del sistema familiare a noi più vicino può essere la chiave per sbloccare il nostro destino nel riconoscimento, accettazione di quello che non si è voluto dire, trasmettere, vedere e sentire. I segreti e le ingiustizie sono di rilevante importanza per questo riconoscimento. Secondo la Schutzemberger e come confermato dal lavoro di Bert Hellinger e Jodorowsky sembriamo tutti affetti da una 'sindrome degli Antenati', di cui spesso siamo inconsapevoli, e portiamo al livello inconscio e nel nostro sistema memorie di eventi tragici, debiti, schemi comportamentali ed emotivi ed ognuno di noi sblocca un tassello della propria esistenza proprio nel riconoscimento di questo passato. Detto in parole semplici, 'noi ripetiamo destini', finchè non li vediamo e li riconosciamo insieme a tutto ciò che vi è appartenuto: morti precoci, privazioni, ingiustizie, torti, segreti impossibili da raccontare. Questo passato irrisolto e irrealizzato crea nei discendenti sofferenza creando continui meccanismi di compensazione per gli scompensi, auto-sabotaggi, fallimenti ed è proprio riconoscendo tutto questo che le nostre dinamiche di vita si trasformano meravigliosamente, accettando e onorando e attraverso le costellazioni familiari facendo scelte 'diverse e migliori' chiedendo la benedizione-che-libera delle persone che man mano andiamo ad integrare e ad accogliere nel nostro cuore, inclusi antenati mai conosciuti o lontani, gli 'esclusi' o i 'dimenticati'. 

Il lavoro sull'albero genealogico e il genosociogramma (riconoscimento commentato degli eventi dell'albero) permettono a noi di portare alla luce ciò che, nel dimenticare e nel 'non dare importanza', rimane sommerso. Il 'progetto senso' spinge per 'lealtà familiare inconscia' (ogni individuo è leale alla sua famiglia nel bene e nel male cit. *I.B.Nagy) il discendente incaricato a sacrificarsi e auto-sabotarsi nei propri progetti per compiere un destino non suo come ad esempio una professione che il bisnonno non ha potuto realizzare, sposare una persona che non si ama per adempiere al destino di un antenato che ha dovuto compiere un matrimonio riparatore, non essere o sentirsi riconosciuti a causa di un antenato mai legittimato o riconosciuto tardi, soffrire del conflitto di abbandono a causa di un bambino abbandonato ed 'esposto' ecc.

Ecco perché vedere la propria famiglia rappresentata in uno schema genealogico permette ad ognuno di avere una visione di insieme della propria 'storia familiare' ed in genere ci permette di vedere cose che non avevamo notato. Le scoperte genealogiche sono importanti insieme a quella investigazione sul passato familiare che può essere fatta sia tramite i racconti di famiglia, sia attraverso la ricerca documentale e di eventi menzionati sui giornali di cui mi occupo. 
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